Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2022/25
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è il documento espressivo dell’identità della scuola che declina operativamente le scelte educative descritte nei documenti costitutivi quali lo Statuto dell’Ente gestore e il Progetto educativo. La sua redazione si richiama alle norme del D.P.R. n.275/1999, della Legge, n. 62/2000, della Legge n. 107/2015, del D.M. n. 254/2012, dell’art. 1 comma 14 Legge 107/2015
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa contiene le scelte relative al metodo educativo e all’offerta formativa esplicitate attraverso la progettazione curricolare, extracurricolare e organizzativa. Il PTOF è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola ed è stato strutturato in maniera da adeguarsi nel tempo, attraverso l’aggiornamento delle sue parti in relazione all’esplicitarsi delle nuove esigenze educative e formative e delle risorse economiche e di personale messe a disposizione della scuola. L’attuale stesura del P.T.O.F. è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente gestore della scuola ed ha valore per gli anni scolastici dal 2022/23 al 2024/25.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extra curricolare educativa ed organizzativa che singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.
Il P.T.O.F. riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto delle risorse territoriali e degli obiettivi nazionali e regionali, nell’offerta formativa ed è uno strumento di lavoro e di informazione. E’ elaborato dal collegio docenti e legittimato dal Consiglio di Istituto ed ha contenuti che variano da scuola a scuola in base ad esigenze e priorità
Il suo intento è quello di fornire ai genitori una visione chiara e trasparente del servizio erogato ed impegnare l’istituzione scolastica al rispetto degli standard indicati e le famiglie all’osservanza delle norme esplicitate.
La flessibilità che caratterizza il documento consentirà di procedere alle modifiche che si renderanno necessarie ed opportune.
Il presente documento, che era stato modificato ed integrato a causa della grave pandemia da coronavirus degli anni precedenti, tenendo conto che l’emergenza sanitaria si è conclusa il 31 marzo 2022, ha mantenuto comunque in alcune sue parti modalità prudenziali
Tutte le modalità prudenziali ancora legate all’emergenza COVID-19 saranno evidenziate da un codice colore giallo.
Il Consiglio d’Istituto approva tale documento nella consapevolezza che la scuola è un servizio pubblico di fondamentale importanza per la crescita umana, civile e cristiana del Paese e che il rispetto dovuto ai bambini e alle loro famiglie, richiede una completa informazione sui servizi offerti.
1-Presentazione della Scuola: -nota storica,
-risorse strutturali
-contesto territoriale e socio-culturale
-risorse economiche
-risorse professionali
2 -Progetto Educativo
-Identità Pedagogica
-Progetto Educativo
-Obiettivi Educativi
-Organizzazione degli spazi
-Obiettivi di Apprendimento I.R.C.
-La Scuola per l’inclusione
-Coinvolgimento delle famiglie
-Riferimenti normativi
-Il Curricolo
-I traguardi da raggiungere
3 -Organizzazione dell’offerta formativa
-Comunità educante
-criteri generali
-servizi amministrativi
-criteri composizione classi
-utilizzo delle risorse
-aggiornamento
-attività scuola
-orario e servizi aggiuntivi
-giornata tipo
-organi collegiali
-verifiche e valutazioni
Al termine dell’anno scolastico verranno conservati ed archiviati su supporto cartaceo:
– Unità di Apprendimento / Laboratori/ Progetti
– Programmazione Settimanale
– Educazione Religiosa
PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA
Nota storica
L’Asilo Infantile Cattolico nasce, come idea, sul finire dell’anno 1844 con lo scopo, come si legge dai primi verbali, di “educare e mantenere lungo il giorno quel numero di ragazzi poveri che sarà conciliabile con i suoi mezzi”. Promotore dell’iniziativa è il Vescovo di Cuneo Mons. Clemente Manzini che raduna nel palazzo Vescovile i notabili della città compreso il Sindaco Conte Gondolo della Riva che diventerà Vicepresidente del neonato Asilo.
L’Asilo apre i battenti nell’autunno del 1845 e viene inaugurato solennemente il 2 aprile 1846. Inizialmente aperto solo ai bambini bisognosi, successivamente, anche per esigenze di bilancio, si ammettono bambini a pensione in numero però predefinito.
Le entrate garantite da sottoscrizioni a cadenza triennale, lasciti, donazioni, contributi pubblici vedono l’intera città far crescere quest’opera.
Nell’agosto del 1846 viene richiesta, come già per gli Asili di Rivarolo, Ivrea e Pallanza, ai quali ci si ispira, la sovrana approvazione del Regolamento.
L’Asilo ha svolto ininterrottamente la sua attività fino ai giorni nostri: dai 110 bambini ospitati all’inizio, ai 609 ospitati nel 1897 (di cui 342 maschi e 287 femmine) ai 143 attuali suddivisi in 5 sezioni.
Agli inizi del ‘900, vista la grande richiesta, venne eretto un nuovo Asilo nel Centro storico denominato “Asilo Bono” che ha svolto egregiamente il suo compito; è stato però chiuso nel 1989 per riduzione delle domande di iscrizione.
Viste le difficoltà nella gestione di queste strutture, all’Amministrazione dell’Asilo Cattolico toccò il compito di amministrare alcuni degli Asili che nel tempo nascevano in città e nel suo circondario. L’Amministrazione ha dunque gestito fino a 5 Asili, di cui 3 nel concentrico, Asilo Cattolico, Asilo Bono e Asilo Galimberti, e due nelle frazioni di Borgo San Giuseppe e San Benigno.
La gestione degli Asili può essere così sinteticamente rappresentata:
1) Asilo Infantile Cattolico dal 1845 ad oggi;
2) Asilo Bono dal 1903 al 1989;
3) Asilo Galimberti dal 1958 al 1993,
(gestito dal 1993 con Amministrazione propria);
4) Asilo Desmè Borgo San Giuseppe dal 1933 al 1995,
(gestito dal 1995 con Amministrazione propria);
5) Asilo San Benigno dal 1968 al 1992,
(gestito dal 1993 con Amministrazione propria).
Quando nascono le Scuole Materne statali, nel 1968, l’Asilo Cattolico ha già alle spalle oltre un secolo di attività e di esperienza.
Negli ultimi anni è prevalsa una gestione autonoma delle diverse realtà scolastiche per cui progressivamente i vari Asili si sono dotati di una propria Amministrazione.
Lo stesso Asilo Cattolico da IPAB nel 1992 si è trasformato, con Statuto approvato dalla Regione Piemonte, in Ente di diritto privato.
Permane lo spirito ispiratore che, aggiornato nella forma ai tempi attuali, continua ad offrire alle famiglie , soprattutto quelle in difficoltà, un servizio prezioso e apprezzato in sintonia con le istanze emergenti sul territorio e senza scopo di lucro.
Attualmente l’Asilo, organizzato in 5 sezioni, fa parte del Distretto Scolastico n° 58 di Cuneo ed è stata dichiarata Paritaria con Decreto n. 488/3552 del 28/2/2001. Aderisce alla Federazione Italiana Scuole Materne non Statali (F.I.S.M.) ed è convenzionata con il Comune di Cuneo.
Dall’anno scolastico 2010/2011 per riorganizzazione interna, la Congregazione delle Suore di San Giuseppe ha ritirato il personale religioso che prestava la propria opera alla scuola. Il coordinamento didattico è ora affidato a personale laico
Dall’a.s. 2018/19 è regolarmente autorizzata e funzionante una Sezione Primavera per i bimbi dai 24 ai 36 mesi.
Con effetto dal 12.12.2023 l’ente risulta iscritto al R.U.N.T.S. ed assume la denominazione di Asilo Infantile Cattolico Ets.
RISORSE STRUTTURALI
L’ISTITUZIONE SCOLASTICA
LOCALIZZAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO
L’Asilo Infantile Cattolico, operante dal 1846 in città, si è trasferito nella sede attuale ai primi del ‘900. L’immobile è situato nell’isolato compreso tra Via Asilo, Via Cavour, Via Alba e Via Mameli; nell’isolato adiacente tra via Alba, Via Cavour, C.so Giovanni XXIII e Via Mameli si trova il giardino dell’Asilo edificato verso la fine dell’800 e ristrutturato nel 1994.
Il fabbricato presenta le seguenti superfici:
6 aule per attività didattica mq. 340
1 salone dormitorio mq. 114
2 saloni per ricreazione mq. 250
1 salone per teatro mq. 140
2 aule per attività didattiche di laboratorio mq. 40
corridoio piano terra mq. 150
corridoio piano primo mq. 54
cappella mq. 43
direzione mq. 20
segreteria e sala colloqui mq. 41
4 blocchi di servizi igienici mq. 115
cucina e locali annessi mq. 72
refettorio mq. 120
cortile mq. 640
di cui porticato mq. 125
locali per disimpegni vari mq. 136.
2 Gazebo (3×3 e 5×5)nel cortile
L’intero piano terra presenta un’altezza della volta di m.4. Mentre al primo piano la volta si riduce a m.3,5. La volumetria dei locali e le ampie superfici finestrate consentono un abbondante arieggiamento dei locali ed un più che sufficiente indice illuminometrico.
Il giardino, di forma rettangolare, presenta una superficie di mq.1.560 con ai vertici quattro garitte chiuse di 15 mq. ciascuna, una delle quali attrezzata con quattro servizi igienici.
L’intero edificio ed il giardino sono stati oggetto di un intervento di ristrutturazione negli anni 1994-95 ed è terminato l’adeguamento alle norme di sicurezza previste dalla legge 626/94. Ciò ha comportato la costruzione di una scala esterna antincendio, la costruzione di un nuovo locale caldaia e la trasformazione dell’impianto di riscaldamento da gasolio a metano. Inoltre è stato installato un impianto di idranti.
L’edificio, pur essendo datato storicamente e soggetto alla vigilanza della Sovrintendenza alle Belle Arti, si presenta assai funzionale: le aule, gli ampi saloni, la superficie disponibile all’aperto sono adatte quantitativamente e qualitativamente alle esigenze dell’utenza.
Il corridoio di ingresso al piano terra contiene gli armadietti-spogliatoio per 5 sezioni, mentre nel corridoio del primo piano ci sono gli armadietti-spogliatoio per 1 sezione. Le 6 aule sono distribuite due al piano terra e quattro al primo piano con annessi saloni per la ricreazione e servizi igienici. Un blocco di servizi igienici è adiacente al refettorio, uno è vicino al salone verde, uno vicino al salone giallo e uno vicino al dormitorio.
CONTESTO TERRITORIALE E
CARATTERISTICHE SOCIO-CULTURALI
La Scuola dell’Infanzia “Asilo Infantile Cattolico” è situata nella zona centrale della città di Cuneo, nelle vicinanze del centro storico.
La città sorge su di un altopiano tra i fiumi Gesso e Stura, al punto di confluenza di numerose vallate, caratterizzate da Riserve, Parchi, Oasi Naturali, impianti sciistici.
A Cuneo è presente un certo equilibrio tra industria, commercio, settore terziario avanzato, artigianato, piccole industrie, turismo e settore agricolo nei dintorni.
Gli spazi adiacenti all’edificio sono curati, socialmente il contesto si rivela tranquillo e manifesta un tenore di vita medio.
La scuola accoglie bambini provenienti dal Centro Storico e da altre zone della città, inoltre sono presenti anche alcuni bimbi stranieri,
Di conseguenza, in questa realtà, le stimolazioni culturali, il patrimonio di conoscenze ed i rapporti interpersonali, sono estremamente vari e diversificati.
RISORSE ECONOMICHE
Le risorse economiche sono indicate nel bilancio della scuola, il quale deve essere conforme alle regole della pubblicità prevista dalla legge per l’ente gestore. In ottemperanza alla Legge n. 62/2000 (Legge sulla Parità) il Bilancio d’Esercizio della Scuola è comunque accessibile a chiunque vi abbia interesse. E’ possibile richiederne una copia in Segreteria, negli orari di apertura al pubblico. Di tale opportunità viene data notizia anche tramite avviso esposto in bacheca per tutta la durata dell’anno scolastico.
RISORSE PROFESSIONALI
Il personale dipendente è costituito dalle seguenti persone:
1 coordinatrice, inquadrata al 7° livello del CCNL FISM, che presta servizio part-time per 26 ore settimanali;
6 insegnanti, inquadrate al 6° livello del CCNL FISM, che prestano servizio a tempo pieno per 32 ore settimanali, di cui una sulla Sezione Primavera
1 insegnante, part-time, inquadrata al 6° livello del CCNL FISM,
3 educatrici inquadrate al 5° livello del CCNL FISM:, di cui 2 sulla Sezione Primavera full-time, 1 sulla Sezione Infanzia part-time
1 assistente inquadrata al 4° livello del CCNL FISM: part-time
1 segretaria, a 30 ore settimanali, inquadrata al 5° livello del CCNL FISM;
2 cuoche, part-time, inquadrate al 3° livello del CCNL FISM;
1 addetta alla portineria, inquadrata al 3° livello del CCNL FISM,
Il personale che presta servizio di volontariato, è composto da:
1 signora che si occupa di collaborare saltuariamente con le cuoche
1 signore che si occupano della cura e della manutenzione del campetto
1 signora che saltuariamente collabora con la segreteria
IDENTITA’ PEDAGOGICA
Ai sensi dell’art. 12 del regolamento sull’autonomia, seguendo le “Indicazioni delle attività educative nelle scuole dell’infanzia ” – allegato L. 53 del 28/03/2003 – la nostra Scuola esprime la propria identità pedagogica negli obiettivi formativi che si propone:
* la maturazione dell’identità del bambino
sotto il profilo corporeo, intellettuale e psicodinamico, promuovendo i necessari atteggiamenti di sicurezza, di stima di sè, di fiducia nelle proprie capacità, di motivazione alla curiosità e favorendo l’apprendimento a vivere in modo equilibrato e positivo i propri stati affettivi.
* la conquista dell’autonomia
sviluppando nel bambino la capacità di orientarsi e di compiere scelte autonome in contesti relazionali e normativi diversi, nel rispetto pratico di valori universalmente condivisibili, quali la libertà, il rispetto di sè, degli altri e dell’ambiente, la solidarietà e l’agire per il bene comune.
* lo sviluppo della competenza
consolidando nel bambino le abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettive e impegnandolo nelle prime forme di riorganizzazione dell’esperienza e di esplorazione e ricostruzione della realtà; valorizzando l’intuizione, l’immaginazione e l’intelligenza creativa.
Il luogo pedagogico ove lo sviluppo si realizza, tenendo conto delle ”Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati”, ambiti specifici ed individuabili del fare e dell’agire del bambino nei quali egli conferisce significato alle sue molteplici attività. Nel “Curricolo” si fa riferimento alle quattro aree descritte nelle “Indicazioni Nazionali “ per i P.P.A.E., con un’attenzione particolare alle realtà che il bambino può sperimentare.
Nella Scuola dell’Infanzia autonoma, l’Educazione Religiosa rappresenta il presupposto fondante di tutte le esperienze e si sottolineano i momenti forti del vivere cristiano, sempre con il coinvolgimento delle famiglie.
La Scuola costituisce un’opportunità educativa per tutti i bambini, quindi anche per coloro che presentano difficoltà personali e/o sociali.
La Scuola, inoltre, offre ad ogni membro della comunità educante l’opportunità di trarre stimoli, di ricevere aiuti, di arricchire il proprio essere mediante l’impegno che ognuno pone nel proprio intervento educativo e l’interazione che mette in atto, basandosi sul rispetto reciproco, sulla stima, sulla fiducia e sulla collaborazione.
PROGETTO EDUCATIVO
La nostra Scuola dell’Infanzia si propone, in collaborazione con la famiglia e con le altre agenzie educative presenti sul territorio, di promuovere lo sviluppo integrale ed armonico del bambino secondo la concezione cristiana dell’uomo e della vita.
La scuola accoglie ogni piccolo come dono, novità irripetibile e in divenire, capolavoro di Dio, come persona da amare con forte senso di umanità, maternità e paternità, come soggetto attivo, impegnato in un processo di continua interazione con i pari, gli adulti e la cultura.
Il Progetto Educativo è concepito rispettando l’identità individuale, culturale e religiosa dei bambini, partendo da una moderna e puntuale lettura dei loro bisogni e delle loro esigenze.
Pone una particolare attenzione anche al più piccolo “bisogno speciale” che diventa priorità di metodo.
Gli spazi della scuola sono ambienti sereni, sicuri, con la possibilità di sperimentare, esplorare, scoprire, manipolare; luoghi di relazioni, all’interno del quale si struttura e si sviluppa l’identità emotiva, cognitiva, sociale del bambino.
Il progetto educativo prevede una programmazione che pianifica obiettivi, contenuti, attrezzature adeguate ma soprattutto metodologie dinamiche aperte ai cambiamenti dettati dalla realtà.
Presuppone la condivisione di valori, universali e religiosi, di dialogo rispettoso e favorisce un clima di fiducia con i genitori, sostenendoli nel loro insostituibile ruolo, in paziente attesa dei ritmi di crescita di ciascun bambino.
Obiettivi educativi:
• Crescere nelle relazioni di fiducia, che orientino il bambino verso altre figure adulte che non siano i genitori
• interiorizzare le regole del vivere comune
• creare un contesto nel quale il bambino sia soggetto attivo
• favorire l’autonomia nella routine quotidiana, potenziando, il lavaggio e l’igienizzazione frequente delle mani
• sviluppare la capacità di ascolto e comunicazione
• osservare immagini, ascoltare suoni e rumori
• sviluppare la creatività
• acquisire la consapevolezza del proprio corpo e dei movimenti
• sviluppare il senso religioso e spirituale.
Tenendo conto dei caratteri personali insiti nel bambino, in un clima di cura quotidiana paziente e costante, si stimolerà il piccolo con un coinvolgimento diretto, facilitando l’apprendimento attraverso l’attività ludica e laboratori didattici per lo sviluppo armonico e globale.
Molta importanza è data all’organizzazione dell’ambiente, curato nei particolari, dove esprimere il proprio io, secondo i ritmi di apprendimento, per arrivare ad esercitare una progressiva autonomia.
Fondamentale il gioco, attraverso il quale il bambino costruisce le basi della sua identità e della sua personalità; l’attività ludica favorisce relazioni, atteggiamenti attivi e creativi.
Ogni bambino ha tempi e modi diversi per far parte del gruppo.
Entrare in contatto con ciascun bambino, nel delicato periodo di inserimento è presupposto importante di successo educativo.
L’inserimento del bambino coinvolge emotivamente anche i genitori, che richiedono altrettante attenzioni per affrontare la novità; la presenza della mamma o del papà è condizione fondamentale per accompagnare gradualmente il loro bambino nella nuova esperienza, evitando un distacco improvviso da quei riferimenti che fino a quel momento lo hanno reso sicuro nella sua quotidianità.
La giornata dei bambini è scandita da momenti di routine che si ripetono e che insegnano loro il progredire del tempo, la misura degli spazi, offrendo la possibilità di riconoscere e prevedere azioni e di riequilibrare i propri stati emotivi.
Nella quotidianità il bambino trova sicurezza e regolarità, formula ed elabora aspettative, per poter valorizzare, rafforzare, la propria immagine di sé.
La quotidianità è fatta di piccoli gesti, parole, sguardi, sorrisi, coccole…dal “ buongiorno” del mattino al “ci vediamo domani” ….
E’ un rapporto di fiducia reciproca che si costruisce giorno dopo giorno: a volte più facile, a volte meno e che cresce sempre col passare del tempo.
Secondo il programma didattico previsto, tenendo fermi e fissi i tempi, cambia ogni giorno l’attività didattica o di gioco, offrendo così stimoli sempre nuovi per apprendere e affinare le abilità e le competenze.
E’ un impegno costante che la maestra ha verso i piccoli, che passa attraverso ritmi precisi per arrivare al raggiungimento degli obiettivi di crescita globale, nel rispetto assoluto dei tempi di ciascun bambino.
Per il raggiungimento di tali obiettivi, ogni anno scolastico viene pianificata ed elaborata una programmazione didattica specifica, puntualmente consegnata cartacea ai genitori e caricata sul Sito ufficiale della scuola.
Organizzazione degli spazi
L’esigenza di offrire al bambino contesti pensati per stimolare la voglia di sperimentare e la curiosità, fa si che all’interno della sezione primavera prendano forma “angoli” che permettono lo svolgimento di gran parte delle attività della giornata.
Vi sono poi spazi in comune con la scuola dell’infanzia (sala pranzo, sala nanna, giardino) opportunamente strutturati.
Nel corridoio attiguo alla classe, ogni bimbo ha a disposizione un armadietto dove riporre il corredo personale.
Nella Sezione di ciascuno dei 5 gruppi troviamo:
o l’angolo della cucina ( per il gioco simbolico ),
o l‘angolo morbido ( per le coccole e il rilassamento ),
o l’angolo del libro,
o lo specchio (…ci riconosciamo ),
o l’angolo della preghiera,
o i tavoli per le attività didattiche,
o i contenitori dei giochi con i simboli di ciò che contengono,
o l’angolo della presenza ( oggi io ci sono … ),
o l’angolo per “Litigare bene” (vedi Progetto Educativo dell’a.s.)
Le educatrici allestiscono e organizzano gli spazi, gestiscono la relazione con i bambini, pianificano la programmazione educativa offrendo molteplici esperienze per esprimere la potenzialità del gruppo nel rispetto delle diversità individuali.
Le insegnanti, a cadenze regolari, programmano e pianificano le attività educative tenendo sempre presenti gli obiettivi da raggiungere, traducendo il percorso in documentazione archiviata (mappe progettuali, Unità di Apprendimento, descrizione dei laboratori e progetti) su supporto informatico e cartaceo. Viene altresì verificato il percorso di crescita relativo ad ogni bimbo, con la compilazione di schede di osservazione che focalizzano, in modo accurato, il processo evolutivo di ciascuno, fornendo all’insegnante dei parametri di misura per poter ampliare, se è necessario, le strategie di coinvolgimento del singolo e verificarsi costantemente come educatore. Inoltre, questa documentazione fa da supporto al passaggio di informazioni insegnante/genitore, nei colloqui che la scuola imposta durante l’anno scolastico.
Tutto il materiale prodotto dai piccoli a scuola (schede, elaborati, prerequisiti ), viene trasferito alla famiglia, come riscontro del percorso intrapreso, ed ogni progetto che nasce descritto nei contenuti, obiettivi, tempi, spazi e gestione ed affisso in bacheca all’attenzione dei genitori.
Obiettivi di Apprendimento dell’insegnamento
della religione cattolica per la scuola dell’infanzia
Le attività in ordine all’insegnamento della religione cattolica, per coloro che se ne avvalgono, offrono occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini, aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola, promuovendo la riflessione sul loro patrimonio di esperienze e contribuendo a rispondere al bisogno di significato di cui anch’essi sono portatori. Per favorire la loro maturazione personale, nella sua globalità, i traguardi relativi all’I.R.C. sono distribuiti nei vari campi di esperienza. Di conseguenza ciascun campo di esperienza viene integrato come segue:
Il sé e l’altro
-Relativamente alla religione cattolica: Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.
Il corpo in movimento
-Relativamente alla religione cattolica: Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.
Linguaggi, creatività, espressione
– Relativamente alla religione cattolica: Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.
I discorsi e le parole
– Relativamente alla religione cattolica: Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.
La conoscenza del mondo
– Relativamente alla religione cattolica: Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.
LA SCUOLA PER L’INCLUSIONE
L’Asilo Infantile Cattolico è particolarmente attento ai Bisogni Educativi Speciali dei bambini:
Il Gruppo di lavoro per l’inclusione, formato dalla Coordinatrice e da tre insegnanti, (compresa l’insegnante di sostegno in presenza di Certificazione L. 104) si riunisce secondo le necessità e il numero dei bambini dell’anno.
Il Gruppo di lavoro mette in atto le seguenti modalità: un primo periodo di osservazione di tutti i bambini (dal primo giorno di scuola fino a metà ottobre circa) Prima riunione dove vengono evidenziati: i bimbi con Bisogni Speciali, oltre ai Certificati ed i bimbi per i quali è necessario proseguire con un’osservazione curata. Si procede nella stesura di un Percorso per i casi evidenziati, condiviso con tutto il Collegio Docenti. Si imposta un colloquio con i genitori, durante il quale ci si confronta, si presenta il potenziamento e si uniscono le strategie per il bene comune del bambino.
Successive riunioni dei docenti a fine gennaio per una verifica intermedia sul percorso svolto e sui primi risultati e verso fine maggio per verifica finale del raggiungimento degli obiettivi, alla quale segue ultima condivisione con la famiglia.
Inoltre la scuola in determinati casi, sempre tutelando la privacy del bambino, può chiedere consulenza ad esperti esterni. Si sottolinea, in conclusione, che la Scuola mette in atto ogni azione possibile per facilitare l’inclusione dei bimbi stessi, nell’organizzazione dei tempi, degli spazi e della didattica, sulla base di un Progetto condiviso con l’intera Comunità Educante, la famiglia ed eventualmente i Servizi Sanitari e Sociali.
Coinvolgimento delle Famiglie
• iniziative di solidarietà per l’Avvento
• festa di Natale
• iniziative per la Quaresima
• iniziative per il mese Mariano
• festa della Famiglia
• festa del diploma: saluto dei bambini che terminano la Scuola dell’Infanzia
Continuità educativa:
• Colloquio preliminare con i genitori per l’inserimento nella scuola
• Colloqui individuali insegnante/genitori nel corso dell’anno scolastico
• Assemblee per genitori: generale e di sezione
• Assemblea genitori dei bambini iscritti per l’anno seguente
• Contatti con le Scuole presenti sul territorio, continuità educativa con Baby Parking e Scuole Primarie con modalità e tempi da concordare con le medesime.
Scuola aperta
nel mese di novembre e di gennaio/febbraio
Riferimenti normativi
-D.M. 254 del 16 novembre 2012, G.U. n. 30 del 5 febbraio 2013 – Indicazioni Nazionali
-DPR 11 febbraio 2010 – Integrazioni alle Indicazioni nazionali relative all’insegnamento della religione cattolica
-Circolare Ministeriale n. 22 del 26 agosto 2013
-Nota MIUR 3645 del 1/03/2018 – Indicazioni Nazionale e Nuovi Scenari
-Commissione Infanzia Sistema integrato zero-sei: Orientamenti pedagogici sui LEAD Legami Educativi a Distanza, un modo diverso per fare nido e scuola dell’infanzia. 13/05/2020
Per le scuole dell’infanzia e del primo ciclo, le “Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo d’Istruzione ”, nel pieno rispetto dell’autonomia delle Istituzioni Scolastiche, costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curriculare affidata alle scuole. Si tratta di “un testo aperto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione”.
CURRICOLO della scuola dell’infanzia
Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.
La scuola deve porre le basi del percorso formativo dei bambini. In tal modo la scuola fornisce le chiavi, per apprendere ad apprendere, per costruire e per trasformare le mappe dei saperi.
La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l’intero arco della vita; quello orizzontale indica la necessità di un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extra scolastici con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo luogo.
In quanto comunità educante, la scuola genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, e è anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria. La scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare ad essere”.
La scuola dell’infanzia è oggi un sistema pubblico integrato in evoluzione, che rispetta le scelte educative delle famiglie e realizza il senso nazionale e universale del diritto all’educazione e alla cura.
Per ogni bambino o bambina, la scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza.
CONSOLIDARE l’IDENTITA’ significa vivere serenamente la propria corporeità, imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irrepetibile, ma vuol dire anche sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, appartenente a una comunità.
SVILUPPARE l’AUTONOMIA, avere fiducia in sé e fidarsi degli altri, comporta l’acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti; realizzare senza scoraggiarsi; provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto, esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni; esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana; partecipare alle decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti; assumere atteggiamenti sempre più responsabili e consapevoli.
ACQUISIRE COMPETENZA significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto; descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il primo riconoscimento de diritti e dei doveri; significa porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura.
I CAMPI DI ESPERIENZA costituiscono gli ambiti in cui si creano e promuovono i progetti di apprendimento per favorire l’’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo. Per ogni campo di esperienza, sono delineati i TRAGUARDI di SVILUPPO della COMPETENZA, che a questa età va inteso in modo globale e unitario.
TRAGUARDI DA RAGGIUNGERE AL TERMINE DEI TRE ANNI DEL PERCORSO DI SCUOLA DELL’INFANZIA
• Il SE’ e l’ALTRO: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme
Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato.
• Il CORPO in MOVIMENTO: Identità, autonomia, salute
I bambini prendono coscienza del proprio corpo, utilizzandolo fin dalla nascita come strumento di conoscenza di sé nel mondo. Muoversi è il primo fattore di apprendimento: cercare, scoprire, giocare, saltare, correre a scuola è fonte di benessere e di equilibrio psico-fisico. L’azione del corpo fa vivere emozioni e sensazioni piacevoli, di rilassamento e di tensione, ma anche la soddisfazione del controllo dei gesti, nel coordinamento con gli altri; consente di sperimentare potenzialità e limiti della propria fisicità.
• LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE: Gestualità, creatività, musica,
multimedialità
Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. E’ preciso, sa rimanere concentrato, si appassiona a portare a termine il proprio lavoro. La manipolazione dei materiali, le esperienze grafico-pittoriche, i mass-media, vanno scoperti ed educati perché sviluppino nei piccoli il senso del bello, la conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà.
• I DISCORSI e le PAROLE: Comunicazione, lingua, cultura
Il bambino sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività. È consapevole della propria lingua materna.
• La CONOSCENZA del MONDO: Ordine, misura, spazio, tempo, natura
Il bambino esplora continuamente la realtà ed impara a collocare correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. Si orienta nel tempo della vita quotidiana. Impara a fare domande, a dare e chiedere spiegazioni.
SCHEDA DI OSSERVAZIONE PERSONALE dell’ALUNNO
A seguito delle nuove Indicazioni, per la continuità educativa, la scuola redige per ciascun alunno delle schede di osservazione periodiche, che vengono elaborate e riassunte in una scheda di continuità finale che, dopo l’approvazione dei genitori, verrà consegnata durante un’apposita riunione, tra insegnanti dell’infanzia e colleghe della scuola primaria.
ORGANIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Gli Impegni della Comunità educante
L’Asilo Infantile Cattolico si configura come ambiente educativo di incontro, di scambio reciproco tra le varie parti, in esso la relazione è considerata processo creativo attivante la crescita delle varie componenti.
Ruoli, funzioni e responsabilità dei diversi soggetti
La Scuola pone al centro della propria attenzione educativa e didattica la persona di ogni bambino che deve essere accolta con stima, fiducia, rispetto per le sue esigenze affettive, culturali, etiche e religiose.
Si impegna ad affiancarsi, con atteggiamento di collaborazione e di responsabilità, alle famiglie, riconoscendo ad esse il compito primario dell’educazione dei propri figli.
Ogni componente della Comunità Educante è chiamato ad inserirsi attivamente all’interno della Scuola stessa, nel rispetto delle diversità dei ruoli.
I bambini sono aiutati a:
seguire le indicazioni delle insegnanti;
partecipare volentieri alle varie iniziative e/o proposte;
assumere atteggiamenti positivi nei confronti di se stessi, dei coetanei, degli adulti, dell’ambiente di vita;
prendere coscienza dei valori proposti ed assumerli;
conoscere ed attuare quanto il Regolamento Interno prevede a loro riguardo.
La nostra scuola accoglie e si sforza di qualificarsi non solo per i valori di riferimento, ma anche per lo stile dell’interazione con i bambini e nella organizzazione delle attività. Per questo valorizza le attività individualizzate, in quanto danno risposta alle esigenze del singolo ma tiene pure nella dovuta considerazione le esperienze di apprendimento a livello di gruppo, perché attraverso di esse il bambino supera l’egocentrismo affettivo, logico e sociale.
Le insegnanti si impegnano a:
mettere in atto alcune misure prudenziali
condividere e promuovere il Progetto Educativo della Scuola;
operare non solo nell’ambito delle proprie competenze, ma per una testimonianza di vita, di cultura e di fede con i bambini;
cooperare all’unità dell’educazione;
curare la competenza professionale e l’aggiornamento;
collaborare con colleghe, famiglie e direzione;
conoscere ed attuare quanto previsto dal Regolamento Interno.
I genitori si impegnano a:
condividere e mettere in atto il Patto di Responsabilità reciproca
conoscere e condividere il Progetto Educativo della Scuola che essi hanno scelto;
conoscere ed attuare quanto previsto dal Regolamento Interno;
partecipare ai Consigli Scolastici in modo da rendere tali organi strumenti efficaci;
partecipare agli incontri con le insegnanti in modo da stabilire con loro un dialogo che favorisca l’educazione dei figli;
partecipare agli incontri formativi organizzati dalla Scuola.
La coordinatrice si impegna a:
come Referente Covid a monitorare quotidianamente la situazione generale
promuovere, animare, coordinare l’attività della Scuola e a garantire il buon funzionamento della medesima
favorire un clima di familiarità, di partecipazione, di dialogo, di comunione;
coordinare le attività del personale dei servizi generali inerenti alla Scuola;
formare le sezioni mediante un’equa distribuzione di maschi e femmine e dei casi di difficoltà di cui si viene a conoscenza;
assegnare le insegnanti alle sezioni;
coordinare la programmazione anche tramite incontri periodici con le insegnanti;
definire l’orario giornaliero e settimanale delle attività d’insegnamento (recepito il parere degli insegnanti);
stabilire il menù adatto ai bambini sottoponendolo al visto dell’A.S.L. competente;
acquistare il materiale didattico e ludico della Scuola;
promuovere l’aggiornamento culturale e professionale delle insegnanti;
mediare i rapporti tra docenti e genitori;
presentare al Consiglio di Amministrazione le necessità che via via emergono.
Il personale educativo ed ausiliario si impegna a:
.mettere in atto tutte le misure prudenziali
collaborare con la direzione, con le insegnanti e con i genitori per favorire un clima in cui i valori trovino spazio per divenire vita;
conoscere ed attuare quanto il Regolamento Interno prevede a loro riguardo
CRITERI GENERALI
Iscrizione
Per l’iscrizione si adottano i seguenti criteri generali:
* ci si attiene al principio di uguaglianza e al principio del diritto di scelta
* la Scuola tiene presente quanto segue:
– i limiti della capienza obiettiva della struttura
– il criterio di territorialità
– la motivazione di fondo degli utenti
– la frequenza scolastica da parte di fratelli e/o sorelle
– le situazioni particolari valutate dalla Coordinatrice e dell’Amministrazione.
Assegnazione dei docenti alle sezioni
Stipulato il rapporto di lavoro secondo la normativa contenuta nel C.C.N.L. della FISM., per l’assegnazione dei docenti alle sezioni si adottano i seguenti criteri generali:
* possesso del titolo di studio legale di abilitazione all’insegnamento conseguito presso la Scuola e/o Istituto Magistrale entro il 2001/2002 o Laurea in Scienze della Formazione Primaria, indirizzo Infanzia
* scelta operata tra le domande presentate, in base alle caratteristiche e all’indirizzo particolare della Scuola;
* disponibilità e attitudine a collaborare in modo sinergico/complementare con i membri del team.
Formulazione dell’orario del personale docente
In applicazione delle norme contenute nel C.C.N.L. della FISM l’orario del personale docente è di 32 ore settimanali;
SERVIZI AMMINISTRATIVI.
La Scuola individua i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi relativi a:
– celerità delle procedure,
– orari,
– trasparenza.
Celerità delle procedure
– La distribuzione dei moduli di iscrizione è effettuata “a vista” nei giorni previsti in orario potenziato e pubblicizzato in modo efficace;
– la Direzione garantisce lo svolgimento celere della procedura di iscrizione;
– il documento di passaggio alla Scuola Primaria viene stilato entro 10 giorni dalla conclusione dell’anno scolastico ed inviato, al Dirigente Scolastico della Scuola Primaria nella quale è iscritto il bambino;
Orari
Segreteria: dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 13:00
L’erogazione degli stipendi è effettuata, di norma, entro i primi 10 giorni di ogni mese successivo all’espletamento del servizio, mentre la riscossione delle rette/mensa e delle prestazioni varie nei primi 5 giorni del mese.
Direzione:
La Coordinatrice riceve su appuntamento telefonico o secondo accordi, per qualunque informazione o comunicazione
Trasparenza (criteri per l’informazione)
– calendario scolastico;
– programma settimanale delle attività (per aree di esperienza);
– orario e disponibilità dei docenti;
– comunicazioni ai genitori.
* Presso l’ingresso è presente e riconoscibile un operatore scolastico in grado di fornire all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio.
Procedura dei reclami
Eventuali reclami possono essere espressi in forma: orale, scritta, telefonica e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente.
I reclami orali e telefonici devono essere successivamente sottoscritti.
Non sono accettati i reclami anonimi.
La Direttrice della Scuola, valutata l’entità del reclamo, cerca di rimuoverne le cause entro 30 giorni, rispondendo sempre in forma scritta.
Se il reclamo non è di sua competenza, fornisce al reclamante indicazioni utili circa il corretto destinatario.
La Direttrice, inoltre, formula annualmente una relazione analitica dei reclami e dei successivi provvedimenti che viene inserita nella Relazione Generale del Consiglio di Scuola sul funzionamento di quest’ultima.
Rapporti Scuola-Famiglia.
I genitori sono sollecitati a partecipare alle riunioni, indette per loro all’inizio dell’anno scolastico e verso il termine, e a tenere, in orario extra scolastico, i contatti con le educatrici e la direttrice per una migliore collaborazione.
Inoltre esiste un Consiglio Scolastico formato da un genitore per ogni sezione, dal personale docente e dalla direttrice, che si incontra alcune volte all’anno, secondo necessità.
Giustificazione assenze
I genitori sono tenuti ad avvisare telefonicamente dell’assenza del bambino.
Eventuali disposizioni comportamentali
Eventuali comportamenti scorretti vengono fatti presenti alla famiglia.
Il compito di avvisare i genitori è della direttrice che è responsabile del comportamento dei bambini.
CRITERI COMPOSIZIONE CLASSI
Le finalità pedagogiche, le dimensioni di sviluppo, i sistemi simbolico-culturali e l’identità stessa della Scuola si riflettono necessariamente sul modello organizzativo di quest’ultima.
Il modello organizzativo scelto è caratterizzato dalla “struttura per sezioni eterogenee” al fine di garantire, nel contempo, la continuità dei rapporti fra adulti e bambini e fra coetanei e di offrire maggiori opportunità di collaborazione mediante occasioni di aiuto reciproco e forme di apprendimento socializzato.
Con tale impostazione si desiderano evitare i disagi affettivi provocati da cambiamenti frequenti e/o improvvisi, facilitare i processi di identificazione e l’attuazione di progetti educativi mirati a favorire la predisposizione coerente di spazi, di ambienti e di materiali.
Il lavoro di sezione prevede comunque delle attività di intersezione e di laboratorio, anche a piccoli gruppi di bambini coetanei o di diversa età.
Attualmente funzionano 5 Sezioni di Scuola dell’Infanzia e 1 Sezione Primavera
Lo spazio è un punto di riferimento rassicurante per il bambino.
Esso è luogo di relazione tra questo e la realtà fisica e sociale che lo circonda.
L’articolazione degli ambienti è pertanto finalizzata, attraverso precisi punti di riferimento, ad offrire al bambino il senso della continuità, della flessibilità e della coerenza per facilitare il suo incontro con le persone, gli oggetti e l’ambiente.
Il tempo scolastico ha un’esplicita valenza pedagogica.
E’ importante che la sua scansione sia correttamente rapportata alle regole istituzionali che disciplinano i periodi di apertura del servizio e che rispetti le esigenze dei bambini e delle attività educative.
Il tempo costituisce una risorsa fondamentale per lo sviluppo del curricolo; per impiegarlo in modo ottimale, le opportunità educative si distribuiscono in maniera ordinatamente varia nella giornata scolastica, alternando proposte che richiedono una diversa intensità di impegno.
Il ritmo della giornata è, pertanto, sempre determinato in modo da garantire il benessere psicofisico del bambino
Le attività ricorrenti di vita quotidiana rivestono un ruolo di grande rilievo per lo sviluppo dell’autonomia ed il potenziamento delle abilità; pertanto, sono considerate parte costitutiva basilare e specifica dell’organizzazione educativa dell’ambiente.
UTILIZZO DELLE RISORSE
La Scuola dispone di risorse che mette a disposizione dei propri utenti: ambienti e spazi esterni, ambienti e spazi interni, sussidi didattici e materiale di vario genere che mette a disposizione degli insegnanti, delle sezioni, dei singoli bambini secondo criteri e modalità concordate annualmente dal Collegio dei Docenti.
Per l’attuazione della propria missione la Scuola conta, inoltre e soprattutto, sulle risorse umane e spirituali di ogni membro della comunità educante.
AGGIORNAMENTO
La Scuola ritiene che la formazione permanente sia essenziale per una professionalità espressione di alta qualità dell’offerta formativa.
Il centro di ogni scelta e di ogni decisione, che deriva da una Progettazione e Programmazione Didattica è il benessere, la crescita e la serenità del bambino, ponendo in secondo piano le aspettative dei genitori.
La scuola si fa parte attiva del costante aggiornamento degli insegnanti, e di tutto il personale della scuola, ciascuno per le proprie competenze, modulandolo alle effettive esigenze che si presenteranno all’interno dell’istituzione e relativamente a specifiche situazioni richieste dall’attività formativa.
Prende parte attiva ai corsi organizzati dalla F.I.S.M. a livello zonale e provinciale; possibilmente partecipa, tramite alcuni docenti, agli incontri nazionali indetti dalla stessa Federazione.
Possono essere anche suggerite e attivate forme di autoaggiornamento.
ATTIVITA’ DELLA SCUOLA
La Scuola, nell’intento di favorire la collaborazione con le famiglie e di contribuire alla formazione dei genitori, s’impegna
ad organizzare incontri annuali con esperti in campo educativo e formativo (pedagogico, psicologico, spirituale)
a pubblicizzare eventuali proposte con finalità educative e formative, a vari livelli, che vengono fatte sul territorio e di cui è a conoscenza.
Al fine di mantenere una continuità didattica educativa, la scuola prende contatti con le scuole primarie del territorio e propone di effettuare incontri nell’arco dell’anno scolastico, in modo tale da favorire la conoscenza di persone e metodi per facilitare l’inserimento dei bambini alla scuola primaria.
Dal novembre 2015 è stato attivato un nuovo sito Web denominato: asilocattolico.it
Viene periodicamente aggiornato e vi si può trovare
– la sintesi del POF dell’anno scolastico in corso
– il programma delle attività didattiche del mese
– il calendario scolastico
– il programma delle attività di formazione per i genitori
ORARIO E SERVIZI AGGIUNTIVI
ORARIO
– orario entrata: 07.30 – 08.30: per i genitori che ne hanno necessità (prescuola);
08.30: accoglienza e inizio attività;
09.00: chiusura ingresso.
13.15 – 13.30: uscita;
– orario uscita: 15.45 – 16.00: uscita ordinaria;
16.00 – 17.00: per chi usufruisce del doposcuola corto
16.00 – 18.00: per chi usufruisce del doposcuola lungo
– prescuola: a richiesta, dalle ore 07.30 alle 08.30.
– doposcuola: a richiesta dalle ore 16.00 alle 18.00.
Giorni di laboratorio ed altre attività specifiche
I laboratori sono parte integrante del progetto educativo didattico annuale e contribuiscono ad ampliare l’offerta formativa.
Per i bambini di cinque anni vengono fatti dei laboratori o delle attività finalizzate ad un miglior inserimento nella scuola primaria.
Queste attività vengono svolte dalle 14.00 alle 15.30 mentre gli altri bambini riposano. Ogni pomeriggio si svolge una diversa di queste attività:
– attività di prelettura;
– attività di prescrittura;
– attività di precalcolo.
– laboratorio di inglese.
Per i bambini di tre e quattro anni, invece, sono state previste, nelle ore del mattino, attività di laboratorio con i coetanei della classe, compreso un primo approccio alla lingua inglese.
Come conclusione dell’anno scolastico, la scuola organizza una Uscita didattica – Gita per tutti gli alunni, scegliendo come meta un luogo che proponga iniziative ed esperienze attinenti l’attività didattica svolta durante l’anno.
GIORNATA TIPO
La giornata tipo si articola nel seguente modo:
ore 7,30 – 8,30 prescuola
ore 8,30 – 9,00 accoglienza bambini
ore 9,00 – 11,15 attività di sezione o laboratori per gruppi omogenei o eterogenei:
1) grafico – pittoriche – plastiche
2) attività motorie
3) Laboratorio musicale
4) drammatizzazioni
5) racconti
6) visioni guidate di audiovisivi
ore 11,15 – 11,30 preparazione per il pranzo
ore 11,30 – 12,30 pranzo
ore 12,30 – 13,30 ricreazione, giochi guidati ed attività libere
ore 13,15 – 13,30 preparazione per il riposo dei bambini di 3 e 4 anni e riposo fino alle ore 15,15
ore 14,00 – 15,30 attività strutturate per i bambini di 5 anni
ore 15,45 – 16,00 uscita
ore 16,00 – 18,00 doposcuola
ORGANI COLLEGIALI
Consiglio di Istituto
Il Consiglio di Istituto è formato da :
un rappresentante dei genitori, eletto tra i genitori rappresentanti di sezione,
da un rappresentante degli insegnanti, eletto tra tutti i componenti il Collegio Docenti,
da un rappresentante del Consiglio di Amministrazione, nominato dal Consiglio d’Amministrazione,
da un rappresentante del personale non docente, eletto tra tutto il personale non docente,
dalla Direttrice,
e dura in carica tre anni. Quando un membro del Consiglio deve essere sostituito, l’Organo rappresentativo si riunisce e, al suo interno, elegge un sostituto. Si riunisce alcune volte l’anno.
Il Consiglio d’Istituto ha valore propositivo per quanto concerne l’organizzazione e la programmazione delle attività della scuola, nei limiti della disponibilità di bilancio, nelle seguenti materie:
A) Approvazione del PTOF
B) adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali,
C) criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività parascolastiche, extrascolastiche con particolare riguardo alle attività complementari e alle uscite didattiche,
D) forme e modi per lo svolgimento di iniziative di solidarietà che possono essere assunte dalla scuola.
Collegio dei Docenti
Il Collegio dei Docenti è composto da tutte le insegnati e dalla Direttrice e cura la stesura della Progettazione Educativa;
– individua:
*gli obiettivi educativo-didattici relativi alle quattro aree,
* i suggerimenti generali relativi alle modalità di svolgimento delle attività educative-didattiche,
* i mezzi più idonei per uno svolgimento proficuo delle attività,
* gli strumenti per la verifica dell’apprendimento e delle prestazioni,
* gli elementi che concorrono alla formulazione della valutazione periodica,
* le modalità di valutazione periodica dell’azione educativa e didattica,
* le attività integrative da realizzare (attività culturali, uscite didattiche),
* le attività di integrazione, individuali e collettive, da realizzare durante l’anno scolastico; le modalità e i tempi di attuazione delle medesime,
* il calendario delle riunioni degli Organi Collegiali;
* esprime il proprio parere in relazione ad interpellanze ricevute;
* formula proposte e/o richieste al Consiglio di Amministrazione della Scuola;
* redige, al termine di ciascun anno scolastico, una breve relazione dell’attività formativa della Scuola.
Si riunisce di norma una volta ogni due settimane, durante l’intero arco dell’anno scolastico.
Consiglio di Sezione
Il Consiglio di sezione è formato dall’insegnante titolare della sezione e dal rappresentante dei genitori. L’elezione dei rappresentanti dei genitori avviene ogni anno nel mese di ottobre. Si chiede preventivamente la disponibilità a candidarsi e si forma un elenco dei genitori disponibili. Si presentano i candidati durante la prima assemblea generale dei genitori e vengono nominati il Presidente del seggio, il Segretario e due scrutatori. Il giorno successivo si svolgono le elezioni. Il seggio, unico per le 6 sezioni, viene tenuto aperto durante l’orario di entrata e uscita dei bambini, i genitori ricevono la scheda del colore che identifica la sezione frequentata dal proprio figlio e possono esprimere un solo voto. Hanno diritto di voto ambedue i genitori. I genitori di fratelli frequentanti possono esprimere un voto per ciascun bambino. Non è prevista la delega in quanto non viene contemplata nell’Ordinanza Ministeriale n. 215. Al termine: viene effettuato lo spoglio delle schede, redatto il verbale e affisso in bacheca l’elenco dei genitori eletti, con il numero di voti ricevuti.
Consiglio di Scuola
Il Consiglio di Scuola è formato dai sei Consigli di Sezione e dall’intero Collegio Docenti. Fatte salve le competenze di quest’ultimo, ha potere propositivo per quanto concerne l’organizzazione e la programmazione delle attività della Scuola, nei limiti della disponibilità di bilancio, nelle seguenti materie
– criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività parascolastiche, extrascolastiche, con particolare riguardo alle libere attività complementari e alle uscite didattiche;
– forme e modi per lo svolgimento di iniziative di solidarietà che possono essere assunte dalla Scuola.
Il Consiglio di Scuola esprime il suo parere circa l’andamento generale della Scuola. Si riunisce in media tre volte all’anno.
Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione è composto, come definito dallo Statuto dell’Ente, dal Presidente che è il Parroco pro-tempore della Parrocchia Cattedrale, e da sei Consiglieri. Delibera il bilancio preventivo e il bilancio d’esercizio e dispone in ordine all’impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico della Scuola. Nomina gli insegnanti.
CONVOCAZIONE ORGANI COLLEGIALI
Le riunioni degli organi collegiali sono notificate almeno 5 giorni prima della loro effettuazione (salvo accordi presi in relazione a scadenze fisse o urgenze) tramite: affissione all’albo della scuola e comunicazione personale dei membri degli OO.CC. convocati.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
QUALITA’ PERCEPITA
Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio (insegnamento e organizzazione) viene effettuata una rilevazione tra gli utenti mediante questionari, schede di rilevazione o altre modalità che prevedano anche la possibilità di formulare proposte.
Tali strumenti verranno elaborati a metà di ogni anno scolastico tenendo presente la quantità e la qualità delle risposte pervenute nell’anno scolastico precedente.
QUALITA’ ATTESA
La comunità educativa è attenta ad offrire una risposta formativa che parte dai bisogni reali e risponde alla domanda educativa dei bambini, dei genitori, delle insegnanti e del territorio.
LA DOMADA EDUCATIVA DEI BAMBINI auspica il rispetto dei diritti fondamentali:
q Riconoscimento
q Protezione
q Educazione
q Sviluppo armonico della personalità
q Educazione ai valori
LA DOMANDA EDUCATIVA DEI GENITORI auspica:
q Qualità del servizio educativo
q Riconoscimento della propria titolarità educativa
q Confronto
q Formazione e sostegno
q Inserimento positivo
q Aiuto per l’educazione e la socializzazione
q Arricchimento culturale
q Regole di comportamento
q Preparazione alla scuola primaria
q Crescita armoniosa interiore
q Valori
q Educazione religiosa
LA DOMANDA EDUCATIVA DELLE INSEGNANTI auspica:
q Riconoscimento professionale
q Formazione religiosa
q Confronto
q Coinvolgimento
LA DOMANDA EDUCATIVA DEL TERRITORIO auspica:
q Dialogo
q Confronto
q Disponibilità alla cooperazione
REGOLAMENTO DI SERVIZIO DEL PERSONALE
La Scuola dell’Infanzia Paritaria ” Asilo Infantile Cattolico Ets”, di ispirazione cristiana cattolica, in collaborazione con la famiglia, promuove lo sviluppo integrale del bambino, secondo la concezione cristiana dell’uomo e della vita.
Si attiene, nella sua programmazione educativa e didattica, alle “INDICAZIONI NAZIONALI PER I PIANI PERSONALIZZATI DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE” nelle scuole dell’Infanzia e agli “INDIRIZZI per l’insegnamento della religione cattolica nella scuola materna”, con opportune integrazioni, secondo le necessità e le esperienze dei bambini. Le insegnanti e tutti gli altri operatori collaborano alla missione educativa della scuola in quanto COMUNITA’ EDUCANTE.
La COMUNITA’ EDUCANTE e la Famiglia sono chiamati ad essere dignitosi nel comportamento e nel linguaggio, in modo da non ostacolare il clima di serenità e di armonia dell’ambiente. Sono assolutamente da evitare con i bambini atteggiamenti e comportamenti contrastanti con la funzione educativa.
Come COMUNITA’ EDUCANTE teniamo presente che ogni gesto, parola, atteggiamento può avere un risvolto positivo o negativo sulla formazione del bambino.
Tra il personale educante è indispensabile una collaborazione responsabile, improntata a chiarezza e a stima reciproca.
IL BAMBINO VIVE IL CLIMA CHE RESPIRA!
Le norme contenute nel presente regolamento di servizio interno e del personale hanno come riferimento lo Statuto organico approvato nel 2004 e sono in conformità e ad integrazione di quanto previsto dal Contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale delle scuole materne non statali aderenti alla F.I.S.M., attualmente in vigore.
COMPITI DELLA COORDINATRICE
E’ responsabile del buon funzionamento della Scuola Materna per quanto riguarda l’ordinamento interno, il buon andamento generale e l’attuazione del PROGETTO EDUCATIVO.
– Coordina il lavoro delle educatrici e del personale ausiliario.
– Pur nel rispetto della libertà didattica garantita alle educatrici, coordina la programmazione educativo-didattica e sollecita le educatrici ad una costante verifica dell’attività svolta.
– Cura riunioni periodiche collegiali, programmando un calendario orientativo degli impegni annuali, per facilitare gli scambi di esperienze; stimola sperimentazioni di ordine pedagogico-didattico.
– Presenta al Consiglio le necessità che via via emergono.
– Collabora con l’Amministrazione alla rimozione di tutti quegli ostacoli che possono in qualche modo disturbare una serena attività didattica.
– Cura la conservazione del materiale didattico e di arredamento, di cui tiene regolare inventario da aggiornare annualmente. Provvede agli acquisti del materiale didattico e ludico della scuola.
– E’ Responsabile del servizio Refezione ai sensi della normativa HACCP , verifica l’applicazione del Menu’ vidimato dall’ASL , cura il rapporto con i Fornitori di materie prime.
– Provvede alle iscrizioni dei bambini e controlla i documenti relativi ai medesimi e tiene i contatti con i genitori.
COMPITI DELLE EDUCATRICI
Oltre a predisporre un adeguato piano di lavoro collegiale e ad impegnarsi per la sua piena attuazione, le Educatrici sono tenute all’osservanza delle seguenti norme:
– Non assentarsi o abbandonare il servizio senza aver ottenuto regolare permesso dalla Direttrice.
– Comunicare sollecitamente alla Coordinatrice ogni fatto di rilievo relativo ai bambini e all’attività scolastica.
-Evitare, nel modo più assoluto, di lasciare incustoditi i bambini, nè attendere, durante l’orario scolastico, ad occupazioni estranee ai propri doveri.
– Compilare il registro della sezione annotando le presenze e le assenze; tenere in ordine il documento del lavoro in equipe;
– Usare e conservare con cura strumenti e sussidi didattici.
– Tenere in ordine la propria aula. La pulizia non va fatta durante le attività scolastiche.
– Accogliere i bambini e consegnarli ai genitori con senso di responsabilità.
– Curare il comportamento a tavola e sorvegliare accuratamente la ricreazione all’aperto o in salone: sono due momenti educativi molto importanti.
– Prendere parte alle riunioni del Collegio Docenti e degli altri organi collegiali previsti nella Scuola e partecipare alle giornate di studio e ai corsi di aggiornamento zonali e provinciali organizzati dalla F.I.S.M.
– Incontrare periodicamente, fuori dell’orario scolastico, sia individualmente che in gruppo, i genitori per una seria e impegnata collaborazione.
– Favorire l’accostamento graduale dei bambini al Messaggio Cristiano Cattolico, valorizzando e curando l’Educazione Religiosa.
– Tenere il segreto professionale.
– Nei locali della Scuola è assolutamente proibito fumare.
– Per le attività complementari al servizio di docenza (ricevimento genitori, incontri di aggiornamento, incontri di programmazione) si può richiedere alle maestre, una presenza, fuori dal normale orario scolastico, sulla base delle esigenze didattiche emerse. Le ore di lavoro spese per dette attività sono regolamentate dal CCNL FISM in vigore.
– Le Educatrici si incontreranno quindicinalmente con la Coordinatrice per elaborare le Unità di apprendimento e le attività settimanali.
– Non prenderanno iniziative di carattere straordinario senza averne preventivamente informato la Coordinatrice.
COMPITI DEL PERSONALE AUSILIARIO
Il personale ausiliario di cucina cura la preparazione dei pasti, l’ordine e la pulizia degli ambienti. Il personale è tenuto al più scrupoloso rispetto delle norme stabilite dall’Ufficio di igiene. L’ingresso ai locali preposti alla preparazione dei pasti è riservato al personale di cucina.
COMPITI DEL PERSONALE DI SEGRETERIA
Il personale di segreteria:
– riceve e protocolla tutta la corrispondenza indirizzata all’Ente e ai suoi Amministratori;
– si occupa dello studio e della predisposizione di tutte le pratiche di natura burocratica ed amministrativa (domande a EE.LL.. Fondazioni, Enti di Beneficenza ecc…);
– si occupa di richiedere ed analizzare preventivi, con facoltà di contrattazione, e di relazionarne al Consiglio di Amministrazione;
– incassa le rette dalle famiglie, per conto dell’Ente.
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
Durante l’anno scolastico vengono organizzati periodicamente colloqui individuali tra insegnanti e genitori. Le famiglie sono chiamate a partecipare alle riunioni indette durante l’anno e a tenere un frequente contatto con la Coordinatrice e con le Educatrici a cui è affidato il loro bambino per una migliore collaborazione.